Ludwig Mies Van Der Rohe
1886 – 1969
Mies Van Der Rohe ha dato un contributo straordinario all’evoluzione del design di mobili e arredi del XX secolo. Le sue sedute a sbalzo in tubolare rappresentano la celebrazione delle virtù prestazionali dell’acciaio.
Dopo aver iniziato la sua carriera di architetto come apprendista presso lo studio di Peter Behrens, ed essere stato esposto alle nuove tendenze che germogliavano nella cultura tedesca progressista, cominciò a lavorare a progetti indipendenti, nonostante la mancanza di un’educazione formale a livello accademico. Mies Van Der Rohe appartiene alla cosiddetta prima generazione di architetti modernisti. Alcuni dei suoi progetti statunitensi,– a partire dall’Illinois Institute of Technology, passando per Fansworth House per arrivare al Seagram’s building, lo hanno consacrato come uno dei Maestri del XX secolo. “Dio è nei dettagli”. Il suo celebre aforisma offre un’interessante spaccato della sua visione della tecnologia come strumento di controllo dell’esito architettonico, volto a ricostituire un ordine strutturale semplice ed equilibrato. A Mies si deve uno straordinario contributo al design di mobili e arredi, spesso progettati con il complice ausilio di Lilly Reich. Le sue sedute a sbalzo in tubolare rappresentano la celebrazione delle virtù prestazionali dell’acciaio, e introducono quella libertà formale che la generazione di Mies si era programmaticamente negata nel disegno dello spazio architettonico.
Letture Consigliate
Ludwig Glaeser, “Ludwig Mies Van Der Rohe Furniture and Furniture Drawings”, The Museum of Modern Art, 1977
